Quali sono le cause?
Le principali cause di fascite plantare sono a carico delle articolazioni del piede.
Un piede pronato, o un piede supinato, alterano l’appoggio podalico, sia statico che dinamico, e pertanto creano una tensione anomala a carico dei muscoli della pianta e dei muscoli della catena posturale posteriore. Se tali problematiche a carico del piede vengono protratte nel tempo, senza alcuna correzione si va incontro ad una infiammazione del tessuto fasciale della pianta del piede, che prende il nome di fascite plantare.
Tale patologia è perlopiù presente negli sportivi come i podisti, che sollecitano notevolmente le articolazioni del piede, e nelle persone che utilizzano calzature non idonee. Una scarpa troppo bassa o troppo alta (tacchi) possono arrecare dei disturbi di appoggio podalico durante la fase dinamica, che sfocia poi col passare dei giorni in un’infiammazione della fascia plantare.
Molto spesso in presenza di fascite plantare vi è associato uno sperone calcaneare. La spina calcaneare è un’escrescenza ossea che si forma a livello del calcagno, al punto di inserzione tra calcagno e fascia plantare, a causa di microtraumi ripetuti della stessa fascia plantare.
La diagnosi
La diagnosi è di pertinenza medica e la valutazione è quasi esclusivamente clinico/obiettiva, e prevede test di digito/palpazione della regione della pianta del piede e del calcagno. In presenza di fascite plantare, il paziente riferisce dolore soprattutto dopo momenti di stasi, come al mattino al risveglio o dopo essere stato del tempo seduto o fermo sul divano. In genere, se vi è infiammazione della fascia plantare, il dolore tende a migliorare con il movimento e con applicazioni di ghiaccio. Nel caso in cui sia presente una sindrome mista, ovvero muscolare e infiammatoria, molto utili sono esercizi di stretching dei muscoli della pianta e del tricipite surale, oltre ad applicazioni di calore locale.
Come si cura?
La cura della fascite plantare prevede vari metodi di trattamento quali terapie strumentali, farmaci antinfiammatori, applicazioni di pomate e ghiaccio localmente e solette. La migliore terapia strumentale, in caso di fascite plantare, risulta essere la terapia con le onde d’urto. Tale metodica consente un recupero veloce e immediato dal dolore e dall’infiammazione, grazie al potere antinfiammatorio, analgesico e di formazione di nuovi vasi sanguigni. Nella nostra pratica quotidiana, abbiamo riscontrato che il miglior trattamento prevede la combinazione di vari metodi quali: onde d’urto, stretching e solette Noene.